I QUADERNI DI ASTROLABIO

La 1a edizione della collana “i quaderni di Astrolabio” nasce con l’obbiettivo di iniziare un dialogo tra l’arte contemporanea, espressa da 4 importanti pittori, Cesare Giardini, Vincenzo Pellitta, Paolo Vecchio e Vincenzo Parea, diversi nello stile e nel messaggio che propongono, e una città, Vigevano, che riassume nella sua storia l’esempio più luminoso di urbe rinascimentale. 

Collana quindi, e come tale destinata a impreziosirsi nel tempo con altri artisti, Vigevanesi e non, per offrire a collezionisti ed estimatori d’arte un panorama quanto più completo delle attuali correnti artistiche.

La scelta di proporre opere uniche e non copie numerate, il formato scelto, un quadrato di 15 centimetri per lato, la duplice possibilità di fruizione - l’opera può essere custodita nel suo cofanetto o appesa, da sola o con altre opere della collana - e la cura dell’edizione - arricchita dall’apparato critico di Edoardo Maffeo - sono elementi che porgono agli amanti dell’arte tutti i pretesti per conoscere più da vicino gli artisti in mostra.

La missione dell’associazione Astrolabio è proprio questa, cercare di riunire il saper, il talento e il genio in ogni sua forma e trasmetterlo a chi, noi speriamo siano in molti, desideri arricchire la propria mente, la propria anima e quindi la propria cultura 

L'artista d’altra parte deve sempre sforzarsi di usare la sua personalità per affrontare e trasformare la realtà terrena e spingersi verso un cielo che può essere un inferno o un paradiso, ma che deve essere continuamente vissuto e conquistato.

L’opera d'arte deve racchiudere una riflessione sulla vita insieme al mistero che l'avvolge, un discorso sulle contraddizioni di ogni giorno ma anche un sogno di luce e bellezza. 

Ecco, i nostri quaderni sono una rassegna - nella nostra volontà non sporadica - del panorama artistico cittadino e nello stesso tempo una nuova possibilità visiva non solo per gli estimatori di questi nostri artisti, ma anche per chi non ha ancora accarezzato l'idea, il piacere di avere per sé un'opera d'arte unica da ammirare in casa o sul posto di lavoro.